giovedì 8 dicembre 2011

Antimateria Specchio dell'Universo

Ieri il Prof. Angelo Carbone ha tenuto una breve conferenza presso l’aula magna del dipartimento di Fisica dell’Universita’ di Bologna, relativamente ai recenti risultati ottenuti nella sperimentazione della violazione di simmetria nel mondo subatomico. L'esperimento ha riflessi importanti per la comprensione dello stato attuale dell'universo, in cui sussistono residue tracce evidenti di antimateria con la grande prevalenza della materia che lo compone e di cui siamo parte integrante. La simmetria in fisica e'  un concetto che non ha riferimenti al campo architettonico o geometrico, anche se ne ricalca l'essenza fondamentale. Il suo significato va individuato nei principi di conservazione o di invarianza che riguardano il moto, l'energia ed il momento angolare di ogni particella. Detti assiomi stabiliscono in via universale che in ogni luogo dello spazio valgono le stesse regole matematiche a prescindere dal luogo in cui l'evento si verifica. Se l'universo fosse perfettamente simmetrico, avrebbe quantita' in parti uguali di materia ed antimateria. Al contrario, poco dopo l'esplosione del Big Bang, questa simmetria ha registrato un decadimento progressivo, sicche' nel processo di annichilamento fra particelle ed antiparticelle, con conseguente liberazione di energia, ha prevalso la materia che costituisce la gran parte dell'attuale Universo. Le antiparticelle sono oggi prodotte nei grandi acceleratori ed Angelo Carbone collabora attivamente col CERN di Ginevra e l'Istituto Nazionale per l'Energia Nucleare di Bologna e proprio in tempi recenti, con il collega Vincenzo Vagnoni, sono riusciti a registrare, appunto, una nuova violazione della simmetria, tecnicamente definita violazione CP, diretta o indiretta, in cui i quarks charm, che rappresentano una categoria dei mattoni fondamentali della materia, hanno subito il mutamento che li ha visti trasformare in antiparticelle. Gia' in passato, precisamente nel 1964, Val Fitch e James Cronin, ebbero un successo analogo, che gli e' valso il premio Nobel per la fisica nel 1980, e nel 2002, per i progetti BaBar e Belle, che hanno confermato ancora una volta la violazione di simmetria.
L'esperimento apre nuove prospettive nello studio della materia ed antimateria, in particolare porrebbe le basi per la trattazione e comprensione di una nuova fisica. L'antimateria rappresenta lo specchio della materia, con carica elettrica opposta, e nulla ancora dimostra che non esista un Universo parallelo al nostro, perfettamente uguale ma con carica negativa e col quale potremmo annichilirci in una sorta di Big Bang al contrario, definito Big Crunch ovvero singolarita' finale.
Bologna 08 dicembre 2011   Mario R. Zampella









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