venerdì 1 aprile 2011

Golpe Perfetto

Si sostiene da molteplici ed autorevoli versanti che il Presidente del Consiglio Berlusconi sia uno dei piu’ grandi comunicatori della nostra era, affabile e convincente, di elevata sensibilita’ al punto da vivere con profonda partecipazione, di volta in volta nelle varie impellenze nazionali, i drammi che permeano i cittadini italiani. Ritengo personalmente che le cose non siano propio in questa ottica. Silvio Berlusconi e’ un pessimo comunicatore, da cui traspare evidente la falsita’ confezionata a seconda della ricorrenza o del destinatario a cui e’ rivolta la sua attenzione. L’uomo di plastica, anzi di gomma, adattabile a tutte le circostanze. Questo non significa comunicare, in quanto l’uso persuasivo della comunicazione risiede nella forza della sincerita’ ed onesta’ di chi espone un prodotto o programma per la sua promozione, mentre l’articolo in oggetto e’scaduto, avariato, rancido e obsoleto. La comunicazione di Berlusconi si sostanzia nel potere economico e
mediatico. I suoi show ricevono consenso nella misura dell’apporto economico che egli dispone. 20 euro a testa e panino per il seguito del processo Mediatrade, la casa di Lampedusa e le nuove promesse, i deputati via via acquistati per comporre maggioranze altrimenti inesistenti, la ricostruzione de’ L’Aquila, la prescrizione breve, Mills ed i 600.000 euro versati, la tentata immunita’ ed il conclamato conflitto di interessi, il sesso delle minorenni, l’eroe mafioso Vittorio Mangano, il compagno di merende Previti, il grande amico Dell’Utri e per finire Gheddafi. Puo’ definirsi abile comunicatore un individuo abituato ad acquistare tutto cio’, nulla escluso, di cui ha bisogno ? Egli piuttosto perpetua la retorica fascista del Duce in seno ad un pubblico che e’ ancora profondamente ammaliato da quella immagine, ormai fuori contesto, antistorica e desueta. Il recente indecente spettacolo alla Camera conferma l’essenza degli individui che lo affiancano, spettacolo peraltro gia’ rappresentato in passato, stomachevole quello della caduta di Prodi. Questa sarebbe comunicazione ? A me sembra la rappresentazione disgustosa, vomitevole, repellente e nauseante di un branco di incolti individui che cavalca la tigre alle spalle di un elettorato idiota e credulone. Il Presidente Napolitano e’ intenzionato ad una  “ricognizione” e la speranza maggiore in cui si pone fiducia e’ lo scioglimento delle Camere per conflitti istituzionali ripetuti ed in essere che degradano la funzione e l’immagine dello Stato italiano. Con l’auspicio che le “missioni umanitarie” in Libia ed in Afghanistan, non mutino la loro natura in guerra vera e propria, in tal caso avremo l’esempio conclamato di un “golpe perfetto”.
Fiumicino 01 aprile 2011 h. 06.17 am. Mario R. Zampella









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